giovedì 18 gennaio 2018

Consiglio serie tv: Black Mirror / Dark

Ciao a tutti, sono tornata veramente e questa volta prenderò il blog come un impegno serio.
So che è passato molto tempo, ormai questo posticino ha preso la polvere, ma spero che alcuni di voi mi seguano ancora e che diventeremo presto più numerosi.
Mi scuso per il tempo (anni) in cui non ho scritto nulla ma, aimé, la vita si è messa in mezzo... senza perderci in altre chiacchiere volevo pubblicare il primo post della nuova era del blog, l'era definitiva. E come possiamo cominciare se non con qualche consiglio sulle serie tv?
Partiamo con due prodotti eccellenti che consiglio a chiunque ami le serie tv.

La prima è proprio Dark, una nuovissima serie tedesca uscita su Netflix che è già stata rinnovata per una seconda stagione.
Ci troviamo a Winden, una cittadina tedesca dove piove sempre ma nessuno ha mai un'ombrello e dove è scomparso un bambino. A fare da contorno alle costanti ricerche della polizia ci sono fenomeni che non passano di certo inosservati. Tra stormi di uccelli che muoiono senza motivi apparenti, strani impulsi elettrici e un prete un po' fuori dal comune hanno di che destreggiarsi gli abitanti del piccolo paesino, soprattutto dopo essersi accorti che gli avvenimenti sono gli stessi che hanno accompagnato la scomparsa di un ragazzo 33 anni prima.
Ma chi sono i personaggi che abbiamo di fronte?
I Kahnwald, i Nielsen, i Doppler ed infine i Tiedemann.
Eccole tutte qua le famiglie coinvolte, non solo negli avvenimenti attuali ma anche in quelli passati e futuri.
Dark non è solo la solita storia sulla scomparsa di un ragazzino, è molto ma molto di più. E' un'intreccio tra le vite delle diverse famiglie, un'intreccio che attraversa anche il tempo. 

Il bello di Dark è che è proprio come la parola che la presenta, è oscura, tetra. Tutte e dieci le puntate sono sugli stessi toni del nero e del grigio, come se dopo la scomparsa del bambino nella grotta ci rimanessimo anche noi, in trappola tra le pareti fredde e buie. L'unico colore che stacca totalmente è quello del protagonista, proprio come nell'immagine della locandina, come ad evidenziare il malcapitato che dovrà in qualche modo risolvere il casino che è questa serie tv. Perché sì, Dark è bellissima anche perché è un vero casino. Come lo sono i suoi protagonisti che traboccano di difetti e scelte sbagliate, ma li si ama anche per questo, perché sono umani, imperfetti.
Il bello è che questa serie è tutto fuorché quello che ti aspetti.
Parte con poche pretese, con un cast sconosciuto ma di tutto rispetto, e arriva dove molti non arrivano...al successo. E' incredibile come tenga incollati allo schermo ogni secondo, senza attimi di pausa o di noia.
Dark è unica perché è una di quelle serie che ti riempie di domande e poi si fa pregare in ginocchio per darti le risposte.

Dei segreti, dei viaggi nel tempo, dei bambini scomparsi, un prete, 33, una grotta, non vi resta che andare a scoprire come sono collegate queste cose.


Dopo avervi parlato di Dark, il mio consiglio va dritto dritto verso una delle serie che ogni anno attendo con ansia, Black Mirror. Un nome, una garanzia.
Black Mirror è una serie televisiva inglese che ogni anno sforna dalle 3 alle 6 puntate. Ogni puntata ha una storia a sé stante, le stagioni quindi si possono vedere in qualsiasi ordine si preferisca, si possono persino saltare delle puntate. Ogni episodio ha attori diverse, storie diverse, non esiste alcun tipo di collegamento se non il fatto che tutte seguono il progresso, se così può definirsi.
Il filo conduttore di tutto sono le nuove tecnologie e come le persone si sono adattate ad esse. 
E', credo, la serie più attuale del momento. Paradossalmente siamo già arrivati a un punto in cui l'uomo è assuefatto dalla tecnologia e Black Mirror ne affronta le conseguenze.
E' una serie che si spinge oltre e lo fa con stile.
Fresca fresca abbiamo la quarta stagione uscita a fine 2017 che è stata per me una piccola perla con cui iniziare l'anno nuovo. Vi basti sapere che in una puntata una madre iperprotettiva fa impiantare Arkangel, un nuovo prodotto non ancora in commercio, su sua figlia. La madre, in ogni momento, può vedere dov'è sua figlia, può vedere quello che vede sua figlia e se non le comoda può anche censurare quello che vede.
Come potrebbe mai andare storta una cosa del genere?
I miei episodi preferiti della season 4 rimangono comunque Black Museum, un vero e proprio museo delle nuove tecnologie e della loro distruzione, e Hang the Dj, una storia d'amore del nuovo millennio.
Non sarà tra le mie serie preferite ma è una di quelle che non mi delude mai. E' cruda e diretta nei suoi contenuti, talmente d'impatto che alcune scene rimangono impresse a fuoco nella mente come incubi notturni. Ti fa provare emozioni che poche riescono a trasmettere e ti fa riflettere come nessun'altra proprio perché non è poi così lontana da noi.


Avete già visto queste due serie? Cosa ne pensate? Quali sono le vostre puntate preferite?

lunedì 13 gennaio 2014

Recensione: Le coincidenze dell'amore di Colleen Hoover

Buon lunedì amici! Avevo promesso di passare ieri ma è passata la mia migliore amica e si è fatto tardi. Incredibile ma vero, ieri ho compiuto diciotto anni. Volevo ringraziarvi perché è con voi che in questo annetto nel blog sono maturata e vi adoro perché ogni commento mi fa sorridere e parlare di qualsiasi cosa vi passi per la testa mi va più che bene, mi piace farmi un'idea di chi c'è dietro tutti questi schermi dei pc. L'unica cosa che è cambiata allo scoccare del mio compleanno è il fatto che devo ufficialmente pensare a come prendere la patente. Aiuto. La prima cosa che ho pensato però non è stata questa ma il fatto che finalmente youtube ha smesso di bloccarmi i trailer dei film horror vietati ai minori. Yeeeeeeah
Vabbé, per il resto sono ancora io con il mio metro e sessantasei. Nessuna improvvisa crescita durante la notte.
Passando alla prima recensione dell'anno nuovo partiamo in grande stile con uno dei miei libri preferiti in assoluto!

Voto: 5
Titolo: Le coincidenze dell'amore
Serie: Hopeless #1
Autore: Colleen Hoover
Prezzo: 12.00
Trama: Meglio una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è subito affascinata e spaventata insieme. C'è qualcosa in lui che fa riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima, il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia determinata a starne lontano, il modo in cui Holder riesce a toccare corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando coraggiosamente la verità, senza rinunciare all'amore e alla fiducia che provano l'uno per l'altra, Holder e Sky possono sperare di curare le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto.


Recensione

<<Mi stai uccidendo, Sky>> dice, con voce più calma. << Mi stai uccidendo perché non voglio che passi un altro giorno senza che tu sappia come mi sento. E non sono pronto a dirti che sono innamorato di te, perché non lo sono. Non ancora. Ma qualsiasi cosa sia questo sentimento, è molto di più che una semplice attrazione. E' davvero molto di più. E nelle ultime tre settimane ho cercato di capire cosa fosse. Ho cercato di capire perché non esiste una parola per descriverlo. Voglio dirti esattamente come mi sento ma non c'è una fottuta parola in tutto il dizionario capace di descrivere questo punto fra l'amarsi e il volersi. Ma ho bisogno di quella parola, mi serve. Ne ho bisogno perché voglio che tu mi senta dirla.>>

Io invece sono in cerca di una parola che possa descrivere quello che ho provato leggendo questo piccolo splendore. Non esiste. Mi servirebbe tutto il dizionario o almeno la metà. E' uno di quei libri che vorresti non finissero mai. Mi dicono sempre che, invece di leggerli, i libri li mangio. A volte è così, altre volte sono loro ad inghiottirmi. Un vero e proprio buco nero. Dall'inizio alla fine di ogni libro c'è un momento magico in cui cado preda delle parole ed entro in una specie di trance o universo parallelo in cui non esistono né il tempo né i miei bisogni primari perché, ammettiamolo, il mio bisogno primario è finire il libro e rileggerlo per sempre. Un limbo. Non ho idea di quale sia stato il momento preciso o la parola che ha innescato questo meccanismo nel libro della Hoover ma è stato come innamorarsi, non hai la minima idea del quando dove o perché, succede e basta. Ecco, è successo e basta, mi sono innamorata di questo libro. E' partito tutto forse con una risata e poi una lacrima e di nuovo una risata. E' straziante perché non sai cosa aspettarti, un attimo stai ridendo sotto i baffi e l'attimo dopo potresti girare pagina e ritrovarti con il cuore a pezzi e gli occhi appannati.
Hopeless ovvero senza speranza è il titolo originale. Senza speranza cioè più o meno come mi sono sentita alla fine del libro. E vuota, incredibilmente vuota. Anche Sky si sente vuota, vive come una di quelle principesse della Disney che passano le giornate segregate in un castello senza via d'uscita. Niente streghe malefiche o draghi sputafuoco, solo una madre che odia la tecnologia e la fa studiare in casa da sempre. Sky però, almeno per il suo ultimo anno di liceo, vuole provare quel brivido che si prova tra i banchi di scuola. Un brivido di terrore, aggiungerei. Non sa però che, grazie alle scappatelle notturne con la sua migliore amica nonché vicina di casa Six, si è già assicurata una brutta reputazione. Quei mosti che indossano i panni dei suoi compagni di classe non possono immaginare il perché delle sue azioni. Tanto a lei non importa. Ogni volta che Six aveva un nuovo ragazzo lei finiva con il suo migliore amico e mentre lui la baciava anche lì nel suo stesso letto Sky non provava nulla. Il nulla più assoluto. Non andava mai troppo in là ma era piacevole anche se non era quel piacevole che si dovrebbe provare quando si viene baciati o toccati in quel modo. Per Sky era un modo per staccare la spina, un modo per non pensare. Svuotava la mente del tutto e fissava il soffitto dipinto della sua camera. Una distesa di stelle, un cielo infinito come il suo nome. Sky.

<<Lascia che ti spieghi una cosa>> mi sussurra in tono profondo. <<Il momento in cui le mie labbra toccheranno le tue, quello sarà il tuo primo bacio. Perché se non hai mai provato niente significa che nessuno ti ha mai baciata. O almeno non come intendo farlo io.>>

Holder spunta al supermercato, una fortunata coincidenza con due fossette e un sorriso smagliante. Farfalle nello stomaco o virus intestinale? Oh, decisamente farfalle nello stomaco. E' impossibile non cedere al suo fascino anche e soprattutto perché se i cupcake avessero una personalità sarebbe tale e quale a quella di Holder, dolce e pieno di sé.
Sky non riesce a credere che un semplice estraneo riesca lì dove non è riuscita nessun altro, un solo sguardo e sente il cuore battere all'impazzata.
Anche lui ha una brutta reputazione ma si sa che non c'è nulla di più falso del gossip, l'unica cose che bisogna sapere è che passa il tempo a sentirsi in colpa per il suicidio di sua sorella Less, sente di esserne il responsabile. Ha perso lei e ha perso la speranza, lo dimostra quel Hopeless d'inchiostro dipinto ora e per sempre sulla sua pelle. Holder è un concentrato di senso di colpa, una cosa che lo divora da dentro, e la sua relazione con Sky è quello che gli serve per sentirsi completo. Lui si prende cura di lei e lei fa lo stesso con lui, l'uno lenisce il dolore dell'altro. E' come se fosse piovuta dal cielo e poi caduta tra le sue braccia, una di quelle stelle che a lei piacciono tanto.
Il loro legame è più profondo di quel che sembra perché Holder ha in mano quasi tutte le tessere del puzzle mentre Sky nemmeno la metà. Deve ricordare un passato che è stata costretta a dimenticare e fare i conti con i suoi incubi peggiori. 
Questa è una storia che ti riempie l'anima, di un'amicizia che attraversa passato e presente e lega qualcuno che ha disperatamente bisogno di essere amato a qualcuno che cercava solo la persona giusta da amare. Le coincidenze dell'amore non è solo la storia di Sky, una ragazza che in poche pagine si trova costretta a dubitare della madre, a richiamare alla mente ricordi che nemmeno sapeva di avere, a riconsiderare tutta la sua vita. E' tutto una bugia. Questa è la storia Hope e Less. Ma chi è Hope? E' impossibile capire senza aver letto il libro, è qualcosa che bisogna provare sulla propria pelle, un'esperienza unica ed emozionante. Tutto ciò che sappiamo dell'amore è stata una poesia dall'inizio alla fine ma con la storia di Sky l'autrice è salita di mille gradini. Il modo in cui scrive è così delicato da spezzare il cuore, come se non bastassero tematiche come l'abuso, il suicidio e il rapimento per mettermi al tappeto. E' difficile trattare temi così sensibili e Colleen Hoover ci è riuscita come nessun altro, portando al lettore un colpo di scena dopo l'altro e alleggerendo al momento giusto quel peso al cuore improvvisamente insostenibile.
Questa è la storia di Hope che è stata persa e poi ritrovata.

lunedì 18 novembre 2013

Recensione: I segreti di Coldtown di Holly Black

Buon inizio settimana a tutti! Questa recensione doveva arrivare durante il weekend ma con una scusa mi sono fiondata a comprare Legend e il fine settimana è volato via assieme ai personaggi di Marie Lu e a Graceling e Fire di Kristin Cashore.
Di cosa vi parlo oggi? The Coldest Girl in Coldtown è protagonista di questo lunedì.
Voto: 4 + +
Titolo: I segreti di Coldtown
Autore: Holly Black
Prezzo: 17.00
Trama: Ti svegli la mattina dopo una festa: sei stesa in una vasca da bagno, la tenda tirata, intorno un profondo silenzio. Gli altri staranno ancora dormendo? Quando ti alzi e giri di stanza in stanza, scopri che durante la notte è successo qualcosa di tremendo. Legato a una sedia, trovi un misterioso ragazzo dagli occhi rossi. Vicino a lui, vivo e ammanettato, c'è Aidan, il tuo ex: appena provi a liberarlo, ti assale in preda a una fame atavica. Tutto questo non è normale, neppure se ti chiami Tana e sei nata in un mondo molto simile al nostro, un mondo in cui le persone si trasformano in mostri assetati di sangue e vivono confinati nelle Coldtown. Li chiami vampiri, ma potrebbero avere anche altri nomi. Molti di loro sono celebrità, li trovi ogni sera in televisione: tutti i canali trasmettono in diretta le loro feste più trasgressive. Ora non puoi più evitarli, e hai solo ottantotto giorni per salvarti: ma a quanto sei disposta a rinunciare per tenere in vita ciò che non vuoi perdere?

Recensione

"Quando pensavo di imparare a vivere, stavo imparando a morire."
E' iniziato tutto con un'epidemia, un morso dopo l'altro.
Per essere infettati bisogna essere morsi da un vampiro e soltanto saziando la brama di sangue ci si può trasformare e munire di canini, pelle diafana e allergia al sole. Se un infetto ti morde puoi stare tranquillo, se ti morde un vampiro è meglio se inizi a preoccuparti perché i colli con tanto di vene pulsanti potrebbero diventare il tuo unico pensiero.
Mano a mano che l'epidemia è dilagata l'esercito ha costruito delle barriere nelle città in cui si è più diffusa e sono nate le Coldtown, le colonie di vampiri. Nelle Coldtown entrano i vampiri e quelli che sono infetti o che vogliono essere infettati. Da quando esistono i vampiri sono diventati quel qualcosa di proibito che molti bramano, un fascino disumano e una perfezione che durerà per sempre, l'immortalità. Sono delle creature delle quali gli esseri umani hanno paura ma, allo stesso tempo, ne sono così incantati da ammirarli in televisione in diretta dalle Coldtown più famose. E' come guardare una serie tv e scegliere i propri personaggi preferiti, come se un giorno incontrandoli per strada invece di una donazione involontaria di sangue ti domandassero la penna per autografare il poster che li ritrae. Ovviamente ci sono anche i cacciatori di vampiri che portano i denti aguzzi dentro alle colonie barattandoli con ricompense o gettoni, questi ultimi servono per uscire dalle Coldtown quando qualcuno che si credeva infetto si scopre non esserlo.
"Nulla può accadere di più meraviglioso della morte."
La morte. 
La morte è la protagonista di questo libro, la dolce mietitrice è sempre dietro l'angolo pronta a coglierti alla sprovvista ed è proprio quello che fa con un gruppo di adolescenti durante una serata di festa. Musica, alcool, balli e risate. Tana si sveglia in bagno ancora un po' intontita e trova un silenzio assordante, si aspetta di vedere gli amici alle prese col dopo sbornia intenti a ricordare qualcosa della serata precedente mentre si trova davanti uno spettacolo da film dell'orrore. Sono tutti morti, tutti tranne lei. Pensa di essere rimasta sola fino a quando non trova il suo ex ragazzo Aidan legato e imbavagliato sopra un letto nella stessa stanza in cui qualcuno ha incatenato un vampiro di nome Gavriel, lo stesso qualcuno che ha imbrattato il soggiorno col sangue di persone con le quali fino a poche ore prima stava parlando. 
Aidan è infetto, è stato morso, ed è proprio il vampiro che la mette in guardia. Non può rischiare di farsi mordere e non può rimanere lì ancora un minuto di più con una squadra di vampiri che bramano il suo sangue da dietro la porta della camera da letto. Non c'è tempo e li libera entrambi mentre il sole tramonta assieme alla speranza di tenere lontano quello che si nasconde dietro alla porta. Ed è proprio lì, mentre cerca di scappare dalla finestra che qualcosa l'afferra e, forse, la morde.
La paura.
La paura è stata una costante nella vita di Tana sin da quando sua madre fu infettata e suo padre costretto a tenerla legata in cantina giorno e notte mentre lei implorava, gridava e urlava di sentirsi meglio, di essere guarita. La fame però non passa, non passa mai, è qualcosa che non puoi controllare, quando sei infetto è la fame che possiede te e non il contrario. La piccola Tana non poteva saperlo, non poteva sapere che aperti tutti i chiavistelli sua madre l'avrebbe attaccata e morsa, forse uccisa se non fosse intervenuto prima suo padre. Il giorno in cui sua madre se n'è andata per sempre non ha segnato soltanto il suo polso con una piccola cicatrice a mezzaluna, ha cambiato anche lei per sempre.
La speranza.
Tana vive giorno dopo giorno con la consapevolezza che potrebbe essere infetta e con la speranza di non esserlo, passa il tempo in macchina col suo ex ragazzo che si avvicina sempre più all'essere anche ex umano e a Gavriel, il vampiro del quale non dovrebbe fidarsi ma che si rivela inaspettatamente affascinante, misterioso, proibito e... quasi umano.
I tre sono diretti alla colonia di vampiri più vicina ed è soltanto il viaggio che determinerà in quanti entreranno nella Coldtown, l'ultima fermata prima della morte. Sia i personaggi sia il legame tra di loro evolve pagina dopo pagina e, riga dopo riga, il romanzo ci rivela tutte le sfaccettature della protagonista e dei suoi compari. Mi sono trovata a sperare assieme a Tana e a Gavriel che lei non fosse infetta o che qualche scienziato pazzo spuntasse dal nulla con una cura improbabile per il vampirismo.
I segreti di Coldtown è un viaggio che ha fatto un po' fatica ad ingranare ma che, lasciandosi alle spalle una casa piena di cadaveri, mi ha letteralmente incantata. Mi sono innamorata ogni minuto di più di questo libro, la scrittura di Holly Black fa trasparire tutto il nero che porta nel nome, perdonatemi la pessima battuta.
E' come guardare un film horror e poterlo sfogliare mentre le sue pagine si tingono di rosso sangue. E' qualcosa di nuovo, tenebroso e con quel pizzico di romanticismo che rende la storia perfetta, e come i vampiri bramano sangue io ora bramo altri libri dalla Black.
"Gavriel si ritrasse, le labbra rosso vivo. 
Si pulì la bocca con il dorso della mano e il sangue di Tana si sparse sul suo viso. 
La guardò a lungo con qualcosa che sembrava quasi orrore, come se la vedesse per la prima volta. Poi disse: -Tu sei più pericolosa del sorgere del sole."
Vampiri spietati e folli come lo è stata l'autrice a terminare il libro in un modo che.. ugh, avrei voglia di strappare tutto ed implorarla per un seguito che ahimé non ci sarà. Non avrei mai pensato di dirlo ma: Dio, mi mancavano i vampiri!

mercoledì 24 luglio 2013

Recensione: Cercando Alaska di John Green

Ciao a tutti! Come ve la passate? A me pare che il sole si stia avvicinando pericolosamente o che la terra sia diventata una specie di pentola gigante e noi siamo le patatine messe a friggere. Approfittando del caldo mi sono vista Orphan Black, una serie stupenda, e qualche filmetto come Now you see me che mi è piaciuto molto e Spring breakers che ho trovato orribilmente orribile.
La settimana scorsa non sono riuscita a leggere molto per la febbre ma adesso che mi sono ripresa volevo scrivere qualcosa dato che non lo faccio da giorni e la scelta è ricaduta su...

Voto: 4 +
Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green
Prezzo: 5.90
Trama: Miles Halter ha sedici anni e sente di non aver ancora veramente vissuto. Assentato di esperienze lascia il tranquillo nido familiare per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, un prestigioso liceo in Alabama. E qui la sua vita prenderà finalmente un altro passo. Culver Creek sarà il luogo di tutte le cose possibili. E di tutte le prime volte. E' lì che conosce Alaska Young. Brillante, spiritosa, imprevedibile, intelligente e spavalda, sexy quanto non lo si può essere, per Miles diventa un pensiero fisso, una magnifica ossessione e un enigma. Lei lo attira nel suo mondo, lo lancia nel Grande Forse, e gli ruba il cuore. Poi... niente sarà più come prima. 

Recensione

Il collezionista di ultime parole. Miles Halter è questo, un collezionista. Gli dai un nome, un cognome e lui con un sorriso d'orgoglio ti regala le ultime parole di qualche sconosciuto. A volte sembrano piccole perle di saggezza, come se negli ultimi istanti di vita le persone si trasformassero tutte in poeti, altre volte assomigliano più all'inizio di qualche barzelletta. "Vado a cercare un Grande Forse" sono state quelle di François Rabelais, parole che gli hanno fatto aprire gli occhi. 
Un arrivederci non troppo doloroso ad una vita un tantino vuota, un bacio sulla guancia ed un abbraccio ai genitori e via! Miles fa i bagagli per un'avventura non troppo avventurosa, una di quelle che portano a guerre combattute tra banchi di scuola e il naso immerso in libri pesanti come mattoni. 
Chip detto anche Colonnello, un ragazzo basso e robusto con tutte le carte in regola per essere etichettato come Adone in miniatura, è il suo compagno di stanza. Alaska è la mente della compagnia, la migliore amica del Colonnello, la ragazza più bella che abbia mai visto e allo stesso tempo quella più incomprensibile. Adotta libri a tempo pieno e colleziona sigarette come lui fa con le ultime parole soltanto che invece di conservarle le fuma, ha un carattere ribelle ed incredibilmente ironico, è testarda e determinata a scoprire come uscire dal suo labirinto della vita, di dolore. 
Per Miles inizia così una nuova raccolta, la prima sigaretta (probabilmente l'ultima), il primo bacio, il primo scherzo, il primo amico, il primo amore... un'infinità di prime cose che lo guidano verso il suo Grande Forse o che ne fanno parte.
In un liceo dell'Alabama trova molto più di quello che stava cercando, una famiglia che sembra aver adottato le sue gambette da pollo e quello che sorreggono per ribattezzarlo ironicamente Ciccio, un gruppo di amici che gli ha insegnato a vivere. Culver Creek lo inghiotte ed entra in una serissima spirale di scherzi organizzata dagli studenti con puro scopo di vendetta, vendetta contro i figli di papà che possono permettersi quasi tutto e quel che non rientra nel tutto te lo strappano coi denti. Tra capelli blu, petardi come tattica diversiva e piani di proporzioni disumane l'amicizia si fa più solida, Alaska diventa un chiodo fisso, un sogno ad occhi aperti e per un momento anche una realtà. Miles e Alaka, solo per un momento.
Una notte che sembrava l'inizio di qualcosa diventa per sempre la fine, si spezza un filo conduttore nella vita di tutti perché da un giorno all'altro la certezza del suo sorriso, del suo immergersi nel mondo dei videogames a tutto volume, vivono solo nei ricordi. Perché? E' una domanda, è la domanda, quella alla quale cercano risposta ma non vogliono trovarne una. Ci sarà forse meno dolore se capiscono com'è morta o se si è suicidata? Una risposta non può portare indietro nessuno, nemmeno Alaska.

All'inizio non sembrava John Green ma dieci pagine di un libro preso a caso, soltanto che questo non è un libro a caso. Lo scrittore di Colpa delle stelle però non si smentisce e presto si riconosce tra i suoi personaggi e tra i loro dialoghi ricchi di umorismo perché è questo il punto forte, le risate che strappa sono una specie parola magica in grado di far aprire il nostro cuore. 
Leggere Cercando Alaska è come sedersi a fianco ad un caro amico e aspettare che ti racconti la sua storia, con un sorriso imbarazzato inizia timoroso ma procede fiero con quelle pazze avventure adolescenziali che si ricordano per tutta la vita. Da un lato è anche come essere Miles e vivere le sue prime volte per ricordare le nostre, essere Miles che cerca il suo forse mentre noi cerchiamo il nostro. Siamo lui ma lo vediamo anche da fuori mentre da collezionista di ultime parole diventa quello delle prime cose e poi intravediamo in lui il piccolo collezionista di Alaska, quello che custodiva ogni sua azione come un tesoro nascosto. Un ragazzo che si preoccupa perché non può sapere quali sono state le sue ultime parole, che come fanno tutti trattiene le risate isteriche per la stupidità delle ultime che le ha rivolto, un ragazzo che non capisce ancora che per essere magiche o importanti le parole non hanno bisogno di essere pronunciate in punto di morte. 
E' sempre lo stesso discorso, essere fan di John Green fa più male che bene perché ha la strana abitudine di far morire i suoi personaggi senza preavviso, sfogliamo le pagine sorridendo finché non troviamo quella che battezzerei "la serial killer", quella che con tutta probabilità si era pensato di colorare di nero, che è stata scritta per spezzarci il cuore ancora e ancora e ancora, non una ma un milione di volte. E' come se fosse una lunga e felice illusione che ti guida alla triste verità.
Cercando Alaska è un libro unico come tutti quelli che portano la firma di quest'autore in copertina, scritto in modo semplice ma d'impatto, familiare e divertente anche tra le lacrime.

venerdì 19 luglio 2013

Waiting on "Clockwork Princess" Speciale Blogtour - Tappa #3

Buon pomeriggio a tutti! Eh sì, siamo ormai già alla terza tappa del blogtour organizzato da Denise.
Prima di scrivere questo post ho passato diverse fasi, all'inizio ero semplicemente elettrizzata poi sono saltata dal panico alla gioia per sprofondare nella piena disperazione davanti alla pagina bianca che mi continuava a fissare dallo schermo. Purtroppo è sempre così quando c'è di mezzo Cassandra Clare, mi sono imbattuta per puro caso nei suoi primi due libri, due volumi dalla copertina un po' bizzarra che mi promettevano chissà cosa in una sera piovosa durante la quale mi sono rifugiata nella libreria Feltrinelli e ne sono uscita un po' più ricca d'avventure. Non lo dico tanto per dire, con The Mortal Instruments è stato amore a prima vista, una delle prime serie che ho letto e la mia preferita di sempre perché mi ha fatto compagnia durante un periodo difficile e mi ha fatta sorridere quando sembrava impossibile. Con The Infernal Devices è stato lo stesso, una nuova occasione per scoprire qualcosa in più sulla famiglia degli shadowhunters.
Beh, oggi sono qui per presentarvi proprio lei, la nostra Tessie!

Theresa Gray
1862
"Se in tutto il mondo non c'è nessuno a cui importi di te, esisti davvero?"
Tessa è una ragazza nata e cresciuta a New York che per amore di Nate, il suo adorato fratello, si è ritrovata in viaggio verso Londra, la carnagione pallida che fa risaltare i suoi miti occhi grigi e i lunghi e lisci capelli castani che le incorniciano il piccolo ovale del viso. Sulla sua figura alta e snella spicca l'angioletto che tiene sempre legato al collo, quello che apparteneva alla madre. E' un angelo meccanico non più grande del suo mignolo, una statuetta in ottone con ali di bronzo ripiegate e un delicato viso di metallo con palpebre a mezzaluna chiuse e le mani armate di spada intrecciate sul davanti. E' un oggetto unico al quale si è legata come se fosse parte di lei, il ticchettio che emette è come il battito di un suo secondo cuore.
Inizia tutto dove al posto dell'affascinante città che le è stata promessa trova la formidabile coppia delle Sorelle Oscure, Black e Dark, che la ingannano e fameliche sfruttano il potere che nemmeno sa di avere, la preparano per il Magister. Ancora prima di conoscerla vediamo così una Tessa costantemente all'erta e preoccupata più per il fratello che per se stessa, per non abbandonare la speranza continua a scrivergli lettere che sa non potrà mai leggere ma le rendono le giornate legata al letto un po' più sopportabili. All'inizio non ha idea di cosa le chiedono di fare, deve trasformarsi come argilla? Cosa significa? Le porgo oggetti appartenuti a chissà chi e le dicono che deve provare a cogliere l'anima che ci è rimasta aggrappata e all'improvviso, un'improvviso un po' troppo doloroso, si trasforma nei proprietari di quegli oggetti. Scivola dentro la loro pelle o è la loro pelle che scivola su di lei mentre i loro ricordi si fanno strada nella sua mentre, con i morti è più difficile perché tendono a rivivere quel doloroso momento prima del loro ultimo respiro.
Dolore e paura si intrecciano e continuano ad intrecciarsi, sono le uniche emozioni che non l'abbandonano mai e cercando di non piangere si rifugia tra le pagine dei libri, la sua passione. Non è troppo combattiva ma è forte e astuta, si concentra sulle sue uniche forze e non si abbandona mai all'illusione di vedere sulla soglia un prode cavaliere venuto lì soltanto per salvare la fanciulla imprigionata di turno. E invece...

-Oh, no. Io odio il cioccolato.
Will inorridì. -Che razza di mostro potrebbe mai odiare il cioccolato?

-Ma i libri sono tutti dietro le sbarre!- esclamò. -E' una specie di prigione letteraria.
Will sorrise. -Alcuni di questi libri sono pericolosi. E' saggio essere prudenti.
-Bisogna sempre essere prudenti con i libri e con ciò che contengono- disse Tessa. -Perché le parole hanno il potere di cambiarci.
-Non sono sicuro che un libro mi abbia mai cambiato- ribatté Will. -Bé, c'è un volume che garantisce di insegnare a trasformarsi in un intero gregge di pecore...

-Non avevo mai visto nessuno eccitarsi tanto per i libri, prima d'ora. Quasi che fossero diamanti.
-Bé, lo sono, no?

Sin dal primo momento Tessa rimane affascinata Will, ammaliata dalla sua bellezza, gli occhi che sembrano vetro azzurro e i capelli neri costantemente arruffati a dovere. Enigmatico e un tantino arrogante ma sempre in grado di farla sorridere. Fuori dalla stanza buia dov'era segregata diventa una vera e propria chiacchierona, curiosa com'è e con un milione di domande sulla punta della lingua sembra sempre di più una piccola investigatrice, forse la versione femminile di Sherlock Holmes, come lui è affascinata dai misteri e Will ne è l'esempio in carne ed ossa. L'uno tra le braccia dell'altra si sentono vivi ma la loro rimane una storia autodistruttiva e complicata.
Jem è l'opposto, così fragile e dolce nella sua candida pelle e i capelli di un biondo argenteo, tra le sue braccia snelle per lei è tutto più semplice, i nodi si districano da soli. Sembra quello di cui ha bisogno proprio perché lei è complicata almeno tanto quanto lo è Will, forse di più. Ma è difficile scegliere se li ama entrambi.
-Io non cammino come un'anatra.
-Mi piacciono le anatre- osservò Jem con diplomazia. -Soprattutto quelle di Hyde Park.

-Sifilide demoniaca?- Tessa era terrorizzata e affascinata al tempo stesso.
-Se l'è inventata- si affrettò a rassicurarla Jem. -Sul serio, Will. Quante volte dobbiamo dirti che non esiste niente del genere?

Tessa accoglie la sua nuova vita con l'entusiasmo e gli occhi scintillanti di un bambino davanti ad un negozio di caramelle, l'orfana diventa un ricordo perché tra Nephilim, allenamenti, armi angeliche, vampiri e mostri di vario genere, trova degli amici e una famiglia. Più di quanto avesse potuto sperare, potrebbe scrivere un manuale:" Da Mondana a Nascosta in meno di ventiquattr'ore". 
I Fratelli Silenti pensavano che inizialmente fosse una strega o un Eidolon, un mutaforma di un tipo non ancora conosciuto, The Infernal Devices quindi è anche un viaggio alla scoperta della vera identità della signorina Gray. E' una persona sincera, dolce e protettiva, forte e testarda. E' scaltra, curiosa e a volte riesce a tirare fuori persino il suo piccolo lato umoristico. Insomma, è tante cose, prima di tutto però è innamorata e l'amore rende tutti insicuri e inclini a fare sbagli...


Sono un po' fuori di testa perché sono rimasta sveglia fino alle sei di questa mattina per rileggere i primi due libri (lo so, faccio sempre tutto all'ultimo momento) delle origini quindi perdonatemi se ho parlato troppo o troppo poco, spero vi sia piaciuto perché Tessa è proprio un gran personaggio.
Ricordate che domani vi aspetta la quarta tappa con Bliss e Will!!! :)